Come sarebbe a dire che ai droni è vietato volare?
Vi riferite ai droni abusivi, vero?
Questa è una delle domande più frequenti che potenziali clienti ci rivolgevano nel chiedere un preventivo, così abbiamo deciso di raccontare qualcosa sull’utilizzo legale dei “droni”, anche se di sicuro farà meno “notizia” delle riprese spettacolari, ma diversamente legali, che ogni giorno vediamo, in televisione, su social etc.
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Nessun drone o APR, acronimo di “Aeromobile a Pilotaggio Remoto” (si sono aeromobili lo ha detto l’ENAC quì) può sorvolare (volare sulla verticale) un assembramento di persone.
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Nessun drone o SAPR, acronimo di “Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto” (ovvero i droni utilizzati per scopi diversi da quello ludico) può sorvolare persone estranee alle operazioni di volo (pilota e osservatore) una strada aperta al traffico, una città, e ovviamente un assembramento di persone (che gli Svizzeri che sono precisi hanno definito essere 20 persone (leggi la norma UFAC quì).
Neppure se il pilota è in possesso dell’abilitazione agli scenari standard CRO di ENAC (ad esclusione dei sapr di peso inferiore a 300 grammi, se in linea con la normativa).
Ai nostri clienti non piacciono le arance.
Utilizzare un drone a scopo professionale per operazioni specializzate ( video, foto etc) senza essere in linea con la normativa ENAC, utilizzare un SAPR registrato senza nulla osta specifici in aree ATZ, R, P, su strade aperte al traffico, su persone estranee alle operazioni di volo, sulle città, senza avere a vista il drone etc. (vedi deroghe sopra) equivale nella maggior parte dei casi a commettere un illecito penale.
E quindi?
Immagini al volo utilizza non solo SAPR con abilitazione agli scenari standard CRO e i droni cosiddetti “inoffensivi“, bensì una serie sempre aggiornata di mezzi alternativi come i palloni ad elio “frenati”, gli aerostati, gli aquirostati, le aste telescopiche in carbonio, le cable cameras, piattaforme aeree e, dalla fine degli anni 80, gli elicotteri.
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